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2.3. Obiettivi

Le Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione ed il governo dei contratti della pubblica amministrazione, naturale punto di riferimento del presente documento, hanno lo scopo di definire:

  • Un quadro di riferimento complessivo per l’appalto pubblico di servizi ICT da parte delle amministrazioni;
  • Metodi quantitativi da applicarsi per definire misure di qualità e identificare processi di misura, allo scopo di fornire indicazioni concrete, pragmatiche, immediatamente applicabili, sia alle amministrazioni appaltanti che ai fornitori offerenti;
  • Adeguate clausole, da utilizzarsi in fase di negoziazione, per la definizione di capitolati e contratti pubblici per la fornitura di beni e servizi nel settore ICT, relative alla descrizione delle attività da prevedersi contrattualmente, ai prodotti che dette attività realizzano (deliverable contrattuali), agli indicatori e misure di qualità da riferirsi sia alle attività che ai prodotti;
  • Clausole successivamente utili nella fase di attuazione dei contratti ICT, per la necessaria azione di governo del contratto e lo svolgimento del monitoraggio per la verifica del rispetto dei requisiti contrattuali in termini di tempi, costi e stato avanzamento lavori, quantità e qualità attese dei servizi ICT richiesti.

Il tema del rapporto Cliente-Fornitore è fondamentale dell’intero impianto delle Linee guida AgID, ed in particolare nel caso in cui il Cliente, nella fattispecie un’Amministrazione Pubblica, abbia demandato ad un Fornitore esterno le attività di sviluppo e di esercizio del proprio sistema informativo automatizzato. Si parla in questo caso di esternalizzazione (o outsourcing), ed il Fornitore (che nel caso concreto potrebbe corrispondere anche ad una pluralità di soggetti con compiti differenziati) è denominato outsourcer.

Rispetto ai manuali della qualità ICT [1]_, come evidenziato nel “Manuale 2 - “Strategie d’acquisizione”, l’esternalizzazione di attività critiche connesse all’ICT, è un processo che, oltre a comportare rilevanti rischi strategici, economici ed operativi, produce notevoli ripercussioni sulla struttura organizzativa del Cliente, la quale, nel delegare all’outsourcer le attività operative, deve necessariamente svolgerne o potenziarne di nuove, orientate al governo dell’ICT (si veda a tal proposito il Manuale “Organizzazione della funzione ICT”).

Le Linee guida, tramite il Manuale 4 – “Dizionario delle forniture ICT”, forniscono un modello operativo per la costruzione di contratti nei quali il Fornitore agisce nell’ambito di un’ampia delega operativa e nel rispetto di un prefissato insieme di livelli di servizio, finalizzati a garantire un livello di qualità ottimale per il Cliente. Applicando tale modello, sul quale si tornerà con maggior dettaglio nel seguito, è possibile scomporre ogni contratto ICT in un insieme di forniture elementari (le Classi di Fornitura), per ognuna delle quali vengono fornite indicazione per dimensionare tutti i parametri contrattualmente rilevanti: attività da eseguire, deliverable attesi, livelli di servizio, ecc.

Secondo questo approccio, l’Amministrazione è esonerata dalla necessità della diretta gestione delle risorse umane dedicate all’erogazione dei servizi ICT e può concentrare la propria attività nell’ambito del governo del contratto, intervenendo laddove vi siano scostamenti fra gli indici di qualità misurati ed i valori di soglia concordati.

Questo paradigma, che ha dato prova di sicura efficacia, può tuttavia essere integrato e migliorato, introducendo meccanismi di prevenzione che riducano i rischi di ottenere prestazioni inadeguate. Uno dei possibili strumenti che si possono utilizzare riguarda la possibilità di imporre al Fornitore, mediante opportuni vincoli contrattuali, l’utilizzo di figure professionali in possesso di un profilo di competenze adeguato alle attività che dovranno eseguire.

Naturalmente, poiché in una fornitura ICT possono essere numerose le figure professionali coinvolte, occorre concentrarsi sulle figure più importanti (che chiameremo “figure chiave”), quelle cioè in grado di apportare maggior valore al processo produttivo del Fornitore e quindi costituiscono un elemento critico della fornitura.

Questo manuale intende fornire alle Amministrazioni indicazioni su come integrare la prestazione di servizi professionali nell’ambito di contratti di servizio ICT, costruiti secondo il modello proposto delle Linee guida. Esso quindi non è indirizzato ad una singola fase del ciclo di vita dell’acquisizione di forniture ICT, ma piuttosto fornisce indicazioni trasversali, ogni volta che sia necessario trattare temi riguardanti l’impiego di figure professionali. In particolare, saranno evidenziati i possibili impatti sulla redazione dei documenti di gara, in quanto il capitolato tecnico dovrà fornire descrizioni sufficientemente dettagliate delle figure professionali richieste, il disciplinare dovrà specificare criteri per la loro selezione, nel contratto dovranno essere formulati specifici strumenti di governo quali gli obiettivi legati alle figure professionali impiegate, modalità di misura e controllo delle prestazioni, eventuali sanzioni e penali, ecc.

Naturalmente, come è nello spirito delle Linee guida, i contenuti di questo Manuale non intendono esprimere indicazioni cogenti, ma dare suggerimenti da adattare alle specifiche situazioni, la cui adozione può agevolare e semplificare il rapporto Pubblica Amministrazione e Fornitori, creando un lessico comune.

Anticipiamo brevemente nel seguito i temi che saranno trattati nei successivi capitoli del manuale.

Nel capitolo 4 viene introdotto il concetto di “profilo di competenza”, oggetto del presente manuale, che può essere definito come l’insieme delle caratteristiche invarianti per un determinato professionista ICT. Si tratta evidentemente di un’astrazione che ci consente una trattazione generale delle competenze ICT, al di fuori di un contesto produttivo definito.

I profili di competenza sono stati definiti sulla base del modello per l’identificazione di conoscenze, abilità e competenze per la definizione di figure professionali ICT (e-Competence Framework 3.0), recepito in Italia dalla norma UNI EN 16234-1 e vengono definiti e catalogati nella norma multi-parte UNI 11621. Complessivamente tali profili costituiscono un sistema classificatorio delle figure professionali ICT che verrà adottato integralmente, includendo anche quei profili, impiegati in attività di back office, che difficilmente trovano riscontro nei contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione. Ogni profilo di competenza è descritto all’interno della specifica norma UNI. All’interno di questo documento sono riportati esclusivamente il nome della figura e la sua mission.

L’utilizzo o la riproduzione parziale o integrale, come anche la modifica di tali documenti è liberamente consentita purché finalizzata alla redazione di atti di gara, contratti e capitolati tecnici per l’acquisto di beni e servizi ICT.

Il profilo di competenza è lo strumento che viene proposto per la gestione dei contratti che prevedono prestazioni di servizi professionali. Occorre tuttavia evidenziare che esso non è sufficiente per la definizione di una concreta figura professionale. Esso è, infatti, privo di una componente essenziale (che potremo chiamate curricolare) che caratterizza ogni figura professionale nell’ambito di una specifica fornitura ICT. Il paragrafo conclusivo del capitolo mette a confronto questi due concetti, da cui derivano limiti ed opportunità offerti dallo strumento “profilo di competenza”.

2.3.1. Acronimi e abbreviazioni

AgID Agenzia per l’Italia Digitale

ANPAL Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro

Ateco Attività Economiche

CASE Computer Aided Software Engineering

CEN Comitato Europeo di Normazione

CERT Computer Emergency Response Team

CIO Chief Information Officer

CISO Chief Information Security Officer

CNIPA Centro Nazionale Informatica Pubblica Amministrazione (ora AgID)

CP2011 Classificazione Professioni (2011)

CSIRT Computer Security Incident Response Team

CV Curriculum Vitae

D.Lgs. Decreto Legislativo

DB Database

DBMS Database Management System

DM Decreto Ministeriale

DPCM Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri

e-CF e-Competence Framework

EN Norma tecnica europea

EQF European Qualification Framework

GDA Geo Data Analyst

GDA GeoData Analyst

GIM Geographic Information Manager

GIO Geographic Information Officer

GIS Geographic Information System

GIT/S Geographic Information Technician / Specialist

GKE Geographic Knowledge Enabler

ICT Information and Communication Technology

IDE Integrated Development Environment

IDT Infrastrutture di Dati Territoriali

IG Informazione Geografica

ISCO International Standard Classification of Occupation

ISO International Standards Organization

ISO/IEC International Standards Organization / International Electrotechnical Commission

Istat Istituto Nazionale di Statistica

KPI Key Performance Indicators

OLA Operational Level Agreements

OO Object Oriented

PA Pubblica Amministrazione

QNQ Quadro Nazionale Qualificazioni

SGSI Sistema Gestione Sicurezza delle Informazioni

SLA Service Level Agreements

SOC Security Operation Center

UML Unified Modeling Language

UNI Ente Nazionale Italiano di Normazione

WBS Work Breakdown Structure

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